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Box doccia in bagno: quale scegliere?

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Scegliere il box doccia da installare nell'area bagno di casa è un'operazione delicata e importantissima per il benessere psico-fisico personale e di tutta la famiglia.

Pensa a quando torni a casa dopo una giornata di lavoro stressante o dopo un torrido pomeriggio passato magari in macchina o al supermercato.

Quante volte ti sei detto: “Ora faccio una bella doccia, così mi levo la stanchezza”.

Tutto vero. Una doccia allevia le fatiche. Per massimizzare questa sensazione, però, è necessario che il box doccia rispetti determinate caratteristiche tecniche ed estetiche.

In questo articolo vogliamo approfondire la questione, andando a capire cosa bisogna tenere in mente quando si realizza (o si ristruttura) una doccia in casa, quali sono le dimensioni ideali e le diverse tipologie esistenti. Se sei interessato, prosegui nella lettura:

Indice degli argomenti

  1. Come si sceglie il box doccia? 3 criteri da tenere in considerazione
  2. Quali sono i materiali migliori per un box doccia?
    1. Pareti e porte del box doccia
    2. Piatto doccia
    3. Rubinetteria
  3. Come scegliere la dimensione giusta per un box doccia?
  4. Quanti tipi di box doccia ci sono?
    1. Box doccia angolare
    2. Box doccia a nicchia
    3. Box doccia walk-in
  5. È meglio un box doccia con porta scorrevole o a battente?
  6. Articoli consigliati

Come si sceglie il box doccia? 3 criteri da tenere in considerazione

La scelta del sistema doccia da installare nell'area bagno di casa non può essere casuale.

La soluzione più adatta in termini di estetica e di praticità la si può trovare soltanto dopo analisi attenta (e una valutazione ancor più attenta) che riguarda la conformazione del bagno, lo spazio a disposizione, lo stile di arredo predominante e, naturalmente, le esigenze delle persone.

Noi abbiamo individuato 3 criteri da tenere in considerazione in fase di progettazione:

  1. Costi: tutto parte dal budget iniziale che si ha a disposizione. I fattori che alzano o abbassano il preventivo riguardano le dimensioni del box doccia, i materiali costruttivi scelti, la manodopera per l'installazione e l'eventuale aggiunta di accessori.
  1. Spazio: una zona bagno di grandi dimensioni permette la realizzazione di un box ampio e viceversa. Molto importante è anche la conformazione del bagno stesso, intesa come posizionamento dei sanitari. L'accessibilità deve essere massimizzata, in modo da consentire un utilizzo della stanza dinamico e senza intralci.
  1. Design: superfluo ribadire la rilevanza dell'aspetto estetico. L'impatto visivo determina la prima impressione che si ha di un ambiente domestico. È quindi fondamentale che anche i muri della doccia e le sue componenti di rubinetteria siano coerenti che il design complessivo del bagno che la ospita.

Quali sono i materiali migliori per un box doccia?

materiali box doccia bagno

I materiali costruttivi del box doccia sono i fattori che determinano la resa estetica dello spazio, ma anche la sua praticità a lungo termine.

Esiste un'ampia varietà di composti e prodotti, ciascuno caratterizzato da proprietà in grado di resistere all'umidità prolungata, alle frequenti variazioni di temperatura (dall'acqua bollente a quella gelida, tanto per intenderci) e all'abrasività dei prodotti chimici comunemente utilizzati per la pulizia del bagno.

Ogni componente del box presenta materiali e caratteristiche differenti. Vediamone qualcuna insieme:

Pareti e porte del box doccia

  • Vetro: è la scelta più diffusa per quanto riguarda sia le pareti che le porte. Si tratta di una scelta estetica ma anche pratica. La lucentezza semplice del vetro facilita le operazioni di pulizia, aiutando anche a creare una sensazione di ampiezza e luminosità;
  • Acrilico: la soluzione più economica e una delle più sicure grazie all'elevata resistenza gli urti. In caso di danneggiamento, questo materiale tende semplicemente a creparsi, evitando che si frantumi in schegge o piccoli pezzi taglienti.

Piatto doccia

  • Ceramica: tradizionale e molto comune, la ceramica è apprezzata per la sua facilità di manutenzione e per la resistenza all'usura quotidiana, mantenendo un aspetto integro anche dopo anni di utilizzo.
  • Resine Composite (es. Corian): si tratta di miscele utilizzate per piatti doccia su misura da adattare a spazi specifici. Permettono anche di creare superficie continue senza giunture, annullando l'accumulo di sporco sui bordi.
  • Vetroresina: altra opzione economica, leggera e versatile. Spesso disponibili i pezzi prefabbricati, si installano facilmente e sono adattabili ai diversi contesti dei bagni di design, rivelando un eccezionale rapporto costo-efficienza.

Rubinetteria

  • Metallo (alluminio, acciaio Inox, ottone cromato): i materiali standard per la rubinetteria della doccia, intesa come soffioni, maniglie e miscelatori. Sono la soluzione più ricercata quando si desidera un colpo d'occhio estetico immediato. D'altra parte, Inox e ottone sono anche molto apprezzati per la loro resistenza al calcare e alla corrosione.
  • Plastica: viene normalmente utilizzata al posto del metallo per componenti interne o per soffioni doccia più economici. Anche la plastica può offrire una buona resistenza alla corrosione, ma ad a un costo decisamente inferiore.

Come scegliere la dimensione giusta per un box doccia?

Anche quando si parla di dimensioni della doccia, è importante tenere presente che ci sono diversi fattori logistici e personali che portano alla scelta di una determinata metratura piuttosto che un'altra.

Come detto in precedenza, tanto dipende dalle dimensioni del bagno e dallo spazio che si ha a disposizione. Bisogna considerare sia lo spazio disponibile a terra, sia quello in altezza. Questo permette di capire come installare il box senza intaccare l'accessibilità ad altri elementi come Wc e sanitari.

Secondariamente, è necessario riflettere su chi utilizzerà la doccia nel quotidiano e sulle sue esigenze specifiche.

Persone anziane o con mobilità ridotta avranno maggior bisogno di uno spazio ampio in cui muoversi con facilità rispetto a ragazzi e giovani adulti. Così come un box doccia usato da un'intera famiglia sarà più ampio rispetto a quello di un monolocale in cui vive una sola persona.

Infine, è bene tenere in considerazione la tipologia di box doccia che si ha intenzione di installare. Ne esistono diversi e ciascuno possiede caratteristiche costruttive proprie, che devono tenere conto della conformazione formale (pareti, nicchie, soffitti) del bagno.

Quanti tipi di box doccia ci sono?

A seconda delle esigenze funzionali e dei gusti estetici personali, è possibile scegliere tra diversi modelli di sistemi doccia.

Box doccia angolare

Quali sono i vantaggi di un box doccia angolare? Sicuramente la possibilità di ottimizzare lo spazio e ottenere il massimo rendimento da ogni cm di un bagno dalle dimensioni limitate.

La conformazione ad angolo consente di posizionare il box a lato, liberando così tutto lo spazio centrale della stanza. Questo sistema, inoltre, permette di sfruttare le pareti già esistenti per delimitare l'area del box, che sarà chiusa in maniera “naturale” dai muri portanti.

Esistono due opzioni simili, ma comunque differenti.

I box quadrati sono ideali per gli spazi più compatti e mettono a disposizione uno spazio doccia confortevole senza che risulti troppi invasivo.

I box rettangolari forniscono po' più di spazio per muoversi all'interno del box e sono i più adatti per coloro che desiderano una comodità maggiore senza sacrificare troppa metratura.

Box doccia a nicchia

Questa particolare tipologia è quella più facile e rapida da installare.

Sono solitamente posizionate all'interno di rientranze già presenti nel muro utilizzando tre pareti esistenti. Di conseguenza, per completare il box basterà applicare una porta d'entrata.

Come se lo spazio doccia ci fosse già e andasse solo chiuso frontalmente. Ovviamente, la dimensione sarà determinata dalla larghezza della nicchia.

Questa soluzione è molto utile per massimizzare lo spazio e per semplificare il design complessivo del bagno.

Box doccia walk-in

L'opzione più moderna e in voga degli ultimi anni. Un tipo di doccia ben visibile ma capace di rimanere discreto.

Ma cosa significa box doccia walk in?

“Walk in” deriva dall'inglese e significa “camminare dentro” e si riferisce al gesto pratico di entrare nella doccia senza dover aprire nessuna porta o vetrata. Come se fosse una passerella.

La peculiarità di questa tipologia di doccia risiede nella sua apertura su uno o più lati, con un ingresso libero che elimina la necessità di una porta d'entrata.

Si tratta della doccia dal design contemporaneo per antonomasia. La semplicità delle forme e la leggerezza dei materiali richiama l'idea di un design aperto e arioso che non opprime.

È ideale all'interno di aree bagno molto capienti e con sufficiente distanziamento tra le altre componenti della stanza. Sono spesso composte da una o più pareti fisse in vetro che separano la zona doccia dal resto del bagno, proteggendo gli altri arredi dallo spruzzo d'acqua.

È meglio un box doccia con porta scorrevole o a battente?

Le docce con porte scorrevoli non richiedono spazio aggiuntivo per l'apertura della porta e sono quindi sono ideali per bagni con spazio limitato in cui ogni singolo centimetro è importante.

D'altra parte, però, possono essere più complesse da pulire. Le guide e i binari su cui scorrono i pannelli di apertura possono causare l'accumulo di acqua, sapone e residui calcarei.

Inoltre, i meccanismi di scorrimento richiedono una manutenzione regolare che può portare alla sostituzione di alcune parti, contribuendo all'aumento dei costi di mantenimento.

Le docce a battente offrono un'apertura completa fino a 180°, il che può agevolare l'accesso alle persone con problematiche motorie. Contrariamente a quelle scorrevoli, queste sono ben più facili da pulire, essendo sprovviste di meccanismi di movimento.

Ma… c'è sempre un ma.

Le porte a battente richiedono necessariamente spazio libero davanti alla doccia per permetterne l'apertura. Questo comporta diverse limitazioni nell'installazione e la necessità di una progettazione attenta e approfondita.

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