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Design al femminile: Ilaria Marelli

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Nata a Erba (nel cuore della Brianza) nel 1971, Ilaria Marelli è architetto e designer. Dopo gli studi di Architettura al Politecnico di Milano, inizia la sua esperienza professionale al fianco di Giulio Cappellini. Con lui, tra il 1997 e il 2003, lavora nei settori dello sviluppo prodotto e della direzione artistica. Nel 2004 fonda a Como Ilaria Marelli Studio, uno “spazio-laboratorio” dentro cui si occupa di art direction, design di prodotto, consulenza di strategia, interni e allestimenti. Affianca all'attività professionale dei corsi di Design Innovation che tiene sia al Politecnico di Milano, sia alla NABA (la Nuova Accademia di Belle Arti) di Milano. All'interno dei corsi, affronta gli aspetti sociali e culturali della progettazione e promuove l'inclusività urbana, è stata la promotrice del primo progetto sul cohousing in Italia e di RAM la piattaforma di indagine sul design fatta dai designer ideata insieme a Tommaso Maggio.

Collaborazioni

Se il suo primo progetto realizzato è stata la famiglia di lampade da terra Ara realizzate per Nemo, nel corso degli anni sono state diverse le collaborazioni con aziende, nazionali e internazionali, che gravitano nell'ambito del design. Fra queste: Cassina, Fiam Italia, Cappellini, Bosa, Azzurra Ceramica, Coro, Bonaldo, Zanotta, Ethimo, Orizzonti, Foscarini e Slide, ma non sono mancate le collaborazioni con brand che gravitano in altri ambiti come, per esempio, Coin. Oltre al design di prodotto nei suoi lavori si occupata di: consulenza di prodotto e di merchandising, della realizzazione di interni e di showroom e di diversi allestimenti. Suo è il progetto del negozio Aquagirl a Tokyo Omotesando e di allestimenti di eventi (sia di moda sia di design) tra i quali Pitti Uomo e Pitti Bimbo.

Poetica

Il suo approccio alla progettazione è poetico e strategico, qualunque sia la scala, cerca sempre di lavorare in stretta sinergia con il cliente per sviluppare qualcosa che sia in linea con la proposta, ma anche contaminato da altri ambiti. Interessata agli aspetti etici e sociali della progettazione collabora con le università e con le scuole di design su temi di ricerca applicata. Nei suoi lavori, spesso, si percepisce un sottofondo poetico, considera il bello educativo, qualcosa che fa stare bene le persone (un'attività che dovrebbe essere fondamentale per un design).

Le sue realizzazioni guardano (spesso) alla natura e all'universo dell'arte, due ambiti che lei stessa ritiene fondamentali per stimolare i “neuroni creativi”. Fra i progetti realizzati in tutti questi anni, la lampada Chain di Nemo Cassina, è il prodotto che più sintetizza il suo modo di progettare. È un oggetto luminoso caratterizzato da un'innovazione tecnologica, non fine a sé stessa, e da una dolcezza formale che guarda alla luce come uno strumento. Qualcosa in grado di creare da sola un'atmosfera e di modificare così un ambiente.

Premi

Con la famiglia di lampade Ara ha vinto nel 2004 il Light of the Future 2004, nel 2008 è stata la vincitrice del premio Milano Donna e nel 2015 dell'AlumniPolimi Award per l'Architettura. Nel 2019 ha ricevuto una menzione d'onore al GrandesignEtico International Award.

Ilaria Marelli è stata chiamata dal Ministero per i Beni Culturali a far parte del Consiglio Italiano del Design. I suoi lavori sono stati pubblicati su volumi, art books e testate di settore nazionali e internazionali come: Frame, Elle Decor, Casa International China, Wall Paper, Interni e Domus.

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