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Cini Boeri: fra le protagoniste del design del XX secolo

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Tra le prime donne del mondo dell'architettura e del design Cini Boeri, al secolo Maria Cristina Mariani Dameno, sposata Boeri, è sempre stata fin da bambina conosciuta come la Cini.

Nata a Milano nel 1924, avrebbe compiuto 100 anni lo scorso giugno, sfollò con la famiglia sul Lago Maggiore durante la Seconda Guerra Mondiale.

Li entrò nella Resistenza, collaborando come staffetta, e si innamorò di un altro partigiano: Renato Boeri, studente di medicina, suo futuro marito. Iscritta nel 1945 alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano si schiera contro tutti gli stereotipi dell'epoca, primo fra tutti la ferma convinzione che la professione di architetto era un ruolo non “adatto” alle donne.

Con caparbietà e tenacia, e già madre del suo primo figlio, si laurea in architettura nel 1951 (fu una delle sole tre donne di quell'anno). Inizia subito un apprendistato nello studio di Gio Ponti e nel 1952, durante il Salone del Mobile, conosce Marzo Zanuso con cui inizia a collaborare (quella con Zanuso sarà un'importante e fruttuosa collaborazione che durerà fino al 1963). Il suo primo progetto, sempre nel 1952, fu l'arredo dell'Asilo per madri nubili di Lorenteggio.

In quegli anni inizia a collaborare con Arflex, azienda con cui imbastisce un rapporto lungo e ricco e per cui disegna arredi ormai entrati a pieno titolo fra le icone del design. Seguendo i consigli di due colleghe Anna Castelli Ferrieri e Franca Helg, nel 1963, decide di intraprendere la sua propria attività professionale e apre il suo studio in Piazza Sant'Ambrogio, dove resterà a vivere per tutta la vita.

Negli anni '80 si dedica all'insegnamento e torna al Politecnico di Milano come docente, tenendo corsi di “progettazione architettonica” e di “disegno industriale e arredamento”. Insegnerà anche in prestigiose università in giro per il mondo fra cui: Berkeley, Rio de Janeiro e Los Angeles solo per citarne alcune.

Fra le collaborazioni, celebri sono proprio quelle con Arflex per cui realizzerà diversi arredi: fra cui le celebri sedute Serpentone e Strips, ma anche con Knoll, Stilnovo, Arnolfo di Cambio, Rosenthal, Venini e Fiamm. È proprio di Fiam la famosissima poltrona, in vetro curvato, Ghost progettata nel 1987 insieme a Tomu Katayanagi.

Poetica

Amante del teatro, era una cara amica di Giorgio Strehler, e della letteratura, ha progettato tanto per la famiglia Enaudi, aveva diversi contatti nel mondo dell'arte (si dice che il divano Strips sia nato proprio guardando i primi “impacchettamenti” di Christo e Jeanne-Claude) contaminazioni che hanno segnato il suo percorso e che ha sempre riversato sia nella creazione dei suoi famosi oggetti di design, sia nelle sue architetture.

Fra i suoi progetti: case unifamiliari, appartamenti, allestimenti museali, uffici e negozi, ma anche tanti pezzi e complementi di design, molti dei quali presenti oggi nelle collezioni permanenti dei più importanti musei del design.

Nel suo lavoro emerge sempre una particolare attenzione allo studio della funzionalità e un approccio al progetto democratico e accessibile, tanto negli oggetti, quanto nelle architetture.

E se gli oggetti di design da lei studiati erano pensati per offrire a tutti comodità, le case e le architetture nascevano migliorare la qualità della vita delle persone ed essere, ove possibile, degli involucri organici pensati per fondersi e confondersi con la natura.

Premi

Con il letto Strip di Arflex, nel 1979, ha vinto il Premio compasso D'Oro e nel 2011 durante il XXII Compasso d'Oro ADI ha ricevuto il Compasso d'Oro alla Carriera. Sempre nel 2011, a Roma, ha ricevuto il conferimento dell'onorificenza Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana da parte del Presidente della Repubblica Italiana.

Uno dei suoi tre figli, l'architetto e accademico Stefano Boeri, progettista fra le tante cose del Bosco Verticale e Presidente della Triennale Milano, racconta che ha sempre avuto la mente aperta al nuovo e che non ha mai smesso di progettare e di disegnare, fino alla fine quando, nel settembre del 2020, a 96 anni, è venuta a mancare.

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